Ottimizza le Tue Scelte : Impara a Usare la Matrice di Valutazione del Rischio

Aprile 23, 2024

Nel mondo di oggi, ci troviamo costantemente di fronte a decisioni che comportano un certo grado di rischio. Capire e gestire questi rischi è fondamentale per il successo e la sostenibilità. La propensione al rischio è un elemento importante e fondamentale nella nostra cassetta degli attrezzi del successo.

Nel 21° episodio del mio Podcast Cambia Paradigma, ho avuto il piacere di parlare con Davide Etzi proprio di questo: come la nostra propensione al rischio modella le decisioni che prendiamo ogni giorno. Abbiamo esplorato come puoi affinare questa abilità fondamentale e come, facendolo, potresti migliorare significativamente la tua capacità di prendere decisioni ponderate.

Uno strumento efficace che aiuta a visualizzare e prioritizzare i rischi è la Matrice di Valutazione del Rischio. In questo post, esploreremo come questo strumento possa essere utilizzato per prendere decisioni informate attraverso un esempio pratico.

Cos’è la Matrice di Valutazione del Rischio?

La Matrice di Valutazione del Rischio è uno strumento visivo utilizzato per classificare i rischi in base alla loro probabilità di accadere e all’impatto che avrebbero se si verificassero. Questa analisi aiuta a determinare quali rischi necessitano di maggiore attenzione e risorse per la mitigazione.

La matrice è tipicamente formata da due assi:

  1. Probabilità: Questo asse rappresenta la frequenza con cui ci si aspetta che si verifichi un dato rischio. È spesso diviso in categorie come “molto bassa”, “bassa”, “media”, “alta”, “molto alta”.
  2. Impatto: Questo asse misura la gravità delle conseguenze se il rischio si dovesse verificare. Anche queste possono essere categorizzate in “minore”, “moderato”, “serio”, “grave”, “catastrofico”.

Combinando questi due fattori, ogni rischio può essere posizionato nella matrice e classificato come ad esempio “basso”, “medio”, “alto”, “molto alto” per quanto riguarda la sua priorità di trattamento. Questo permette a te di identificare quali rischi richiedono maggiore attenzione e risorse per la mitigazione.

Ovviamente , come nell’episodio del podcast abbiamo sottolineato ci sono diversi fattori che influenzano sulla nostra propensione al rischio inoltre non è detto che tutti debbano per forza lavorare sulla loro propensione al rischio.

Intersezione tra Zona di Comfort e Gestione del Rischio

La matrice di valutazione del rischio e il concetto di “zona di comfort” sono strettamente interconnessi, specialmente quando si parla di prendere decisioni che comportano cambiamenti significativi, come ad esempio cambiare lavoro.

Sappiamo che la zona di comfort è quella sfera psicologica in cui una persona si sente a proprio agio, senza stress e rischi. Come si vede nell’immagine abbiamo 4 zone:

  1. Zona di Comfort: Qui si sta nell’ambiente familiare, senza particolari sfide o stress. È confortevole ma può limitare la crescita personale e professionale.
  2. Zona di Paura: È l’area immediatamente fuori dalla zona di comfort. Qui, l’ansia e la paura possono prendere il sopravvento, ostacolando l’azione e il cambiamento.
  3. Zona di Apprendimento: Affrontando le sfide nella zona di paura, una persona comincia ad acquisire nuove abilità e conoscenze, espandendo così la propria zona di comfort.
  4. Zona di Crescita: Superata la zona di apprendimento, si raggiunge un’area in cui avvengono reali cambiamenti e si raggiungono nuovi obiettivi.

E’ possibile interpretare la zona di comfort come corrispondente alla categoria di basso rischio nella matrice di valutazione del rischio. Nella zona di comfort, gli individui si sentono a proprio agio con il familiare e l’ordinario, dove le probabilità di eventi inaspettati e le loro conseguenze sono percepite come basse. Non ci sono molte incertezze e quindi il livello di rischio associato è generalmente basso. Quando sia la probabilità del rischio che il suo impatto sono elevati, ci troviamo nella zona di crescita.

Passi Pratici per l’Espansione delle Zone di Azione

Ogni viaggio oltre i confini della propria zona di comfort inizia con la volontà di abbracciare l’incertezza e il potenziale di crescita personale. Questo processo non avviene da un giorno all’altro, ma attraverso una serie di passi misurati e intenzionali. La transizione dalla zona di comfort alle zone di paura e apprendimento, e infine alla zona di crescita, può essere facilitata seguendo alcuni passaggi pratici.

1. Identifica il tuo Obiettivo: Chiarisci cosa vuoi raggiungere spostandoti fuori dalla tua zona di comfort. Che si tratti di avanzare nella carriera, migliorare la tua salute o imparare una nuova abilità, avere un obiettivo ben definito ti fornisce una direzione e una motivazione.

2. Fai un Inventario delle Tue Paure: Riconosci gli ostacoli emotivi che ti trattengono. Quali sono le tue preoccupazioni specifiche riguardo al cambiamento? Scrivile. Affrontare queste paure su carta può ridurre il loro potere e aiutarti a sviluppare strategie per superarle.

3. Stabilisci Step Graduali: Suddividi il tuo obiettivo in passi più piccoli e gestibili. Se il tuo obiettivo è cambiare carriera, ad esempio, potresti iniziare aggiornando il tuo CV o frequentando un workshop di sviluppo professionale.

4. Utilizza la Matrice di Valutazione del Rischio: Per ogni piccolo passo, valuta i rischi utilizzando la matrice. Ciò ti permetterà di identificare in anticipo i potenziali ostacoli e pianificare le azioni correttive.

5. Celebra i Piccoli Successi: Ogni volta che superi una piccola paura o apprendi qualcosa di nuovo, prenditi un momento per celebrare. Questo rinforza la tua fiducia e mantiene alta la motivazione.

6. Crea un Piano di Mitigazione: Considera le possibili sfide e pensa a soluzioni o strategie di mitigazione. Se la paura è il fallimento, per esempio, potresti decidere di cercare il supporto di un mentore.

7. Agisci e Rifletti: Mentre procedi, prendi nota di cosa funziona e cosa no. L’apprendimento proviene tanto dall’azione quanto dalla riflessione successiva. Adatta le tue strategie di conseguenza.

8. Mantieni la Flessibilità: Rimani aperto a modificare il tuo percorso. La crescita implica spesso cambiamenti imprevisti e opportunità nuove. Sii pronto ad accoglierli.

Ricorda: La gestione del rischio è un equilibrio tra l’analisi ponderata e il coraggio di agire. Mentre avanzare comporta sempre degli incerti, l’uso strategico della Matrice di Valutazione del Rischio ti arma con la consapevolezza e la preparazione necessarie per affrontare e sfruttare i rischi in modo efficace.

Attraverso questi passi, ti sposterai progressivamente fuori dalla tua zona di comfort, estendendo i tuoi orizzonti e accumulando esperienze che innalzeranno la tua soglia di sicurezza e la tua capacità di affrontare sfide future con fiducia e determinazione.

Conclusione

La valutazione dei rischi non è un ostacolo alla tua crescita, ma un gradino verso la realizzazione dei tuoi obiettivi. Adottare un approccio onesto, obiettivo e proattivo verso la Matrice di Valutazione del Rischio ti permetterà di avanzare con fiducia. Non lasciarti frenare dalla paura dell’incertezza; piuttosto, utilizza questo strumento per trasformarla in un’opportunità.

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